L'Europarlamento continua a lavorare per innalzare l'asticella dell'ambizione contenuta nel pacchetto energia pulita per tutti della Commissione europea.
Ieri infatti l'ENVI, Commitee on the Environment, ha approvato formalmente una serie di emendamenti alla nuova direttiva sull'efficienza energetica proposta nel 2016 da Bruxelles, nell'ambito del pacchetto energia pulita ( Clear Energy Package) che mira a favorire la progressiva de-carbonizzazione dell'economia degli Stati membri nel periodo 2021-2030.
Nella riunione di ieri a Strasburgo ha votato l'aumento dell'obiettivo vincolante, proposto dalla Commissione europea in materia di efficienza energetica dal 30% a un 40%.
L'ENVI chiede dunque un 40% come target sull'efficienza energetica e che gli stati membri fissino i propri obiettivi nazionali vincolanti tenendo conto del fatto che nel 2030 il consumo energetico dell'Unione non debba superare 1.129 Mtoe di energia primaria e 825 Mtoe di energia finale .
I deputati chiedono anche che la UE si impegni a lungo termine per misure di efficienza energetica che vadano oltre il 2030.
Ma il lavoro fatto dal Comitato ambiente mira soprattutto ad eliminare le scappatoie inserite nel testo attuale , infatti la legislazione sull'efficienza energetica obbliga gli Stati membri a risparmiare ogni anno l'equivalente dell'1,5% dell'energia venduta ai consumatori ma permette anche di esentare il settore trasporti da tale obbligo e di ridurre le percentuali per azioni di risparmio energetico avviate dalla fine del 2008.
La parola passa ora al parere della Commissione Energia (ITRE, Commitee on Industry, Research and Energy) il 28 novembre e poi al vaglio del parlamento in seduta plenaria.